Etichetta
Insieme di regole, scritte e non scritte, che hanno per oggetto la tutela del campo ed il rispetto del gioco e della concentrazione altrui.
Tra le più importanti norme di etichetta:
- riparare i pitch mark
- rastrellare i bunker
- rimettere a posto le zolle
- non danneggiare il campo con swing di pratica
- non parlare o fare rumore durante il gioco di un compagno
- non muoversi durante il gioco di un compagno
- non stare lungo la linea di gioco di un compagno
- muoversi velocemente negli spostamenti tra un colpo e l’altro
- non rallentare il gioco
- abbandonare il green senza indugio una volta terminata la buca
- seguire sempre il volo della palla di un compagno ed aiutarlo nelle ricerche
- concedere il passo alla partita seguente quando si rallenta il gioco
- non lanciare i ferri per aria o urlare in caso di colpo sbagliato è semplicemente una norma di buona educazione
Handicap - Hcp
Vantaggio relativo che ogni singolo giocatore ha rispetto al par del campo.
Ad esempio un giocatore 34 di handicap, per giocare il proprio par su un campo par 72, dovrà giocare 106 colpi. Un giocatore 34 di handicap che giri il campo in 106 colpi ed un giocatore 24 di handicap che giri il campo in 96 colpi avranno la stessa posizione in classifica.
Si chiama handicap anche l’indice di difficoltà di una buca, dove “hcp 1” indica la buca più difficile del campo ed “hcp 18” la buca più facile.
Par
Numero di colpi ideale per concludere una buca.
Si ottiene sommando i due putt canonici al numero di colpi normalmente necessari per raggiungere il green (vedi green in regulation).
Una buca può essere par 3, par 4 o par 5 a seconda della lunghezza; le buche par 3 variano approssimativamente dai 70 ai 200 metri, le buche par 4 dai 250 ai 400 metri, le buche par 5 dai 450 ai 550 metri. Il par del campo si ottiene sommando il par delle singole buche ed è normalmente di 72 colpi, più raramente di 71, 70 o 69 colpi, nei campi di 18 buche.